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è stato attivato troppo presto. Di solito è un indicatore di un codice nel plugin o nel tema eseguito troppo presto. Le traduzioni dovrebbero essere caricate all'azione init
o in un secondo momento. Leggi Debugging in WordPress per maggiori informazioni. (Questo messaggio è stato aggiunto nella versione 6.7.0.) in /web/htdocs/www.arezzo-2020.it/home/wp-includes/functions.php on line 611411 settembre
Abbiamo letto che il candidato Sindaco Ghinelli ha intenzione di nominare, nel caso di un suo nuovo mandato, un assessore alle frazioni. Dopo anni nei quali per Ghinelli la città finiva ai Bastioni di S.Spirito, il Sindaco uscente s’inventa una mossa ad effetto di puro sapore elettoralistico, per far dimenticare l’abbandono delle frazioni, a partire dalla manutenzione per arrivare ai cimiteri e agli scarsi investimenti in generale per le periferie.
Nel vocabolario e nell’azione di Ghinelli e della sua Giunta la parola manutenzione non esiste, la città e le sue frazioni sono il chiaro esempio di come non si mantiene un Comune. Vale la pena ricordare, ad esempio, che in una città come Arezzo fatta di centro, quartieri, frazioni, debitamente mantenuta e funzionale, i primi ad intervenire per prevenire il degrado sono gli stessi cittadini, curatori e vigilanti degli spazi pubblici.
A nostro avviso, e lo abbiamo scritto nel programma varato molti mesi fa, le frazioni sono un elemento importante nella vita del nostro Comune e per noi vale il basilare concetto che non esistono cittadini di serie a e di serie b. Per questo bisognerà ristudiare il modello di sviluppo e collegamento, sia per funzioni che per servizi, che fino ad ora si è sviluppato nella pianificazione urbanistica e nelle decisioni amministrative in generale.
Per le frazioni da tempo riteniamo che, dopo la chiusura delle Circoscrizioni, si debbano riaprire dei canali formali e stabili per la partecipazione dei cittadini, sfruttando le potenzialità presenti sul territorio. Centri di aggregazione, circoli e pro loco, opportunamente formati, potrebbero fungere da raccordo tra il semplice cittadino e l’amministrazione comunale. Questo permetterebbe anche di riportare nei Centri di aggregazione sociale nuova linfa.
I centri di aggregazione, le tante associazioni sportive e le strutture che gestiscono, le scuole di paese, i piccoli esercizi commerciali, l’ufficio postale svolgono una importante funzione sociale ed evitano che le nostre belle frazioni si trasformino in quartieri dormitorio. Riteniamo, dunque, che la vita delle frazioni, anche collegate tra di esse ed avvalendosi di fondamentali presìdi da difendere da qualunque volontà di centralizzare tutto, debba alimentare relazioni, legami sociali, forme di aiuto-aiuto e cooperazione tra le persone della comunità per una buona qualità della vita di tutti. Tutto ciò in stretto rapporto e con il sostegno di un’Amministrazione amica e vicina tutti i giorni, non qualche ora prima delle elezioni.